Il ministro
GIOVANNINI si sofferma anzitutto sulla questione degli esodati, la cui
importanza è dimostrata dall'azione del Governo e dai suoi successivi
interventi. Circoscrive innanzitutto il concetto di esodati, sottolineando la
diversità del caso rappresentato dai lavoratori interessati da accordi
stipulati prima del 2011 o da quanti abbiano perso il lavoro in un momento in
cui erano comunque lontani dall'età del pensionamento. In questi mesi, il
Governo in carica ha dato attuazione alle tre disposizioni di salvaguardia
ereditate dall'Esecutivo precedente ed ha avviato una quarta salvaguardia,
destinata alle persone oggetto di risoluzioni unilaterali, che rappresentano la
categoria caratterizzata da maggiore fragilità. In questo quadro, per la prima
volta il Ministro del lavoro ha incontrato i rappresentanti dei comitati degli
esodati, che hanno presentato un dettagliato elenco di interventi. Sono stati
individuati gli stanziamenti per il 2013 destinati alla copertura di un
decreto, attualmente all'esame del MEF, destinato a coprire gli effetti del ben
noto articolo 5-bis della legge. E' stato altresì deciso che i risparmi
derivanti dall'armonizzazione in attuazione della riforma pensionistica
verranno destinati specificatamente alla soluzione della problematica degli
esodati, e non confluiranno dunque all'interno della più generale finalità di
copertura del debito pubblico. Tutte queste azioni testimoniano l'elevata
attenzione del Governo nei confronti della problematica. Dai dati dell'INPS
emerge che la problematica relativa alle prime due salvaguardie è
sostanzialmente risolta. Il Governo valuta comunque positivamente un
emendamento presentato al decreto-legge IMU-CIG, attualmente all'esame della
Camera dei deputati. Sta altresì valutando positivamente la possibilità di
introdurre interventi in via amministrativa con riferimento a particolari
categorie, ferma restando la necessità di una stima delle necessarie coperture.
Il Ministro richiama quindi i contenuti dell'emendamento 4.0.7 testo 2/1, che
riguarda l'inclusione tra i periodi utili per il conseguimento dell'anzianità
contributiva di quelli finalizzati alla donazione di sangue e di emocomponenti,
emendamento approvato nel corso dell'iter del disegno di legge n. 1015 con il
parere favorevole del Governo. Passando quindi al tema del regime di accesso
flessibile al pensionamento, rileva che le proposte in esame avrebbero
l'effetto di aumentare in modo consistente l'onere delle pensioni a partire dal
2014, ciò che sarebbe in contraddizione con quanto anche recentemente
dichiarato dal Presidente del Consiglio. In assenza di crescita economica,
nessun meccanismo pensionistico è sostenibile. In ogni caso, il Governo sta
valutando soluzioni di flessibilizzazione diverse dalle proposte in esame in
Parlamento; sul tema sono in corso approfondimenti tecnici. Resta fermo che non
si intende comunque proporre una sorta di complessiva controriforma
pensionistica, bensì interventi di carattere mirato e settoriale. In questo
senso, il Governo intende confermare il meccanismo di erogazione delle pensioni
già previsto per il 2014. Rispetto allo scorso anno, si tratta di un passo in
avanti molto significativo. E' in fase di predisposizione un intervento
legislativo che dal 2015, introducendo risparmi sul lato della spesa
previdenziale, riformi il sistema di rilevazione periodica delle pensioni. In
attesa di tale modifica, per il 2014 resta ferma l'applicazione della
rivalutazione nella misura del 100 per cento per le fasce d'importo delle
pensioni fino a tre volte il minimo, nella misura del 90 per cento per le fasce
d'importo delle pensioni comprese tra tre e cinque volte il minimo, del 75 per
cento per quelle superiori tra cinque e sei volte il minimo e del blocco della
perequazione per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici superiori a
sei volte il minimo. Il risparmio - peraltro limitato - potrebbe essere
utilizzato in un'ottica di solidarietà.
Quanto alle persone con entrate ritardate o con
carriere lavorative discontinue, nonostante il problema non sia destinato ad
affacciarsi nel breve periodo, esso è ben presente al Governo. Infine,
nell'ottica dell'invecchiamento attivo, il Ministro annuncia la costituzione di
un gruppo di studio sulle tematiche dell'inclusione dei pensionati, che sta
esaminando la possibilità di ricorrere ad una serie di strumenti, come ad
esempio la possibilità per la pubblica amministrazione di erogare voucher
connessi a progetti di natura sociale.
A giudizio del senatore BAROZZINO (Misto-SEL) la
platea degli esodati ha consistenza ben diversa da quella ricordata anche in
questa sede dal Ministro, e la partita va finalmente chiusa, atteso che si
tratta di cittadini che avevano fatto con lo Stato un patto, che non è stato
onorato. Anche le considerazioni svolte in tema di maternità si rivelano
teoriche per chi, ben conoscendo il mondo del lavoro, sa quante donne sono
costrette a rinunciarvi per timore di perdere il posto di lavoro. Una ulteriore
riflessione va fatta con riferimento a stage e tirocini, che non
possono in alcun modo essere assimilati al lavoro.
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