martedì 11 febbraio 2014

Intervento del senatore Barozzino sugli esodati

Il ministro GIOVANNINI si sofferma anzitutto sulla questione degli esodati, la cui importanza è dimostrata dall'azione del Governo e dai suoi successivi interventi. Circoscrive innanzitutto il concetto di esodati, sottolineando la diversità del caso rappresentato dai lavoratori interessati da accordi stipulati prima del 2011 o da quanti abbiano perso il lavoro in un momento in cui erano comunque lontani dall'età del pensionamento. In questi mesi, il Governo in carica ha dato attuazione alle tre disposizioni di salvaguardia ereditate dall'Esecutivo precedente ed ha avviato una quarta salvaguardia, destinata alle persone oggetto di risoluzioni unilaterali, che rappresentano la categoria caratterizzata da maggiore fragilità. In questo quadro, per la prima volta il Ministro del lavoro ha incontrato i rappresentanti dei comitati degli esodati, che hanno presentato un dettagliato elenco di interventi. Sono stati individuati gli stanziamenti per il 2013 destinati alla copertura di un decreto, attualmente all'esame del MEF, destinato a coprire gli effetti del ben noto articolo 5-bis della legge. E' stato altresì deciso che i risparmi derivanti dall'armonizzazione in attuazione della riforma pensionistica verranno destinati specificatamente alla soluzione della problematica degli esodati, e non confluiranno dunque all'interno della più generale finalità di copertura del debito pubblico. Tutte queste azioni testimoniano l'elevata attenzione del Governo nei confronti della problematica. Dai dati dell'INPS emerge che la problematica relativa alle prime due salvaguardie è sostanzialmente risolta. Il Governo valuta comunque positivamente un emendamento presentato al decreto-legge IMU-CIG, attualmente all'esame della Camera dei deputati. Sta altresì valutando positivamente la possibilità di introdurre interventi in via amministrativa con riferimento a particolari categorie, ferma restando la necessità di una stima delle necessarie coperture. Il Ministro richiama quindi i contenuti dell'emendamento 4.0.7 testo 2/1, che riguarda l'inclusione tra i periodi utili per il conseguimento dell'anzianità contributiva di quelli finalizzati alla donazione di sangue e di emocomponenti, emendamento approvato nel corso dell'iter del disegno di legge n. 1015 con il parere favorevole del Governo. Passando quindi al tema del regime di accesso flessibile al pensionamento, rileva che le proposte in esame avrebbero l'effetto di aumentare in modo consistente l'onere delle pensioni a partire dal 2014, ciò che sarebbe in contraddizione con quanto anche recentemente dichiarato dal Presidente del Consiglio. In assenza di crescita economica, nessun meccanismo pensionistico è sostenibile. In ogni caso, il Governo sta valutando soluzioni di flessibilizzazione diverse dalle proposte in esame in Parlamento; sul tema sono in corso approfondimenti tecnici. Resta fermo che non si intende comunque proporre una sorta di complessiva controriforma pensionistica, bensì interventi di carattere mirato e settoriale. In questo senso, il Governo intende confermare il meccanismo di erogazione delle pensioni già previsto per il 2014. Rispetto allo scorso anno, si tratta di un passo in avanti molto significativo. E' in fase di predisposizione un intervento legislativo che dal 2015, introducendo risparmi sul lato della spesa previdenziale, riformi il sistema di rilevazione periodica delle pensioni. In attesa di tale modifica, per il 2014 resta ferma l'applicazione della rivalutazione nella misura del 100 per cento per le fasce d'importo delle pensioni fino a tre volte il minimo, nella misura del 90 per cento per le fasce d'importo delle pensioni comprese tra tre e cinque volte il minimo, del 75 per cento per quelle superiori tra cinque e sei volte il minimo e del blocco della perequazione per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici superiori a sei volte il minimo. Il risparmio - peraltro limitato - potrebbe essere utilizzato in un'ottica di solidarietà.
Quanto alle persone con entrate ritardate o con carriere lavorative discontinue, nonostante il problema non sia destinato ad affacciarsi nel breve periodo, esso è ben presente al Governo. Infine, nell'ottica dell'invecchiamento attivo, il Ministro annuncia la costituzione di un gruppo di studio sulle tematiche dell'inclusione dei pensionati, che sta esaminando la possibilità di ricorrere ad una serie di strumenti, come ad esempio la possibilità per la pubblica amministrazione di erogare voucher connessi a progetti di natura sociale.
A giudizio del senatore BAROZZINO (Misto-SEL) la platea degli esodati ha consistenza ben diversa da quella ricordata anche in questa sede dal Ministro, e la partita va finalmente chiusa, atteso che si tratta di cittadini che avevano fatto con lo Stato un patto, che non è stato onorato. Anche le considerazioni svolte in tema di maternità si rivelano teoriche per chi, ben conoscendo il mondo del lavoro, sa quante donne sono costrette a rinunciarvi per timore di perdere il posto di lavoro. Una ulteriore riflessione  va fatta con riferimento a stage e tirocini, che non possono in alcun modo essere assimilati al lavoro.

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